mercoledì, settembre 27, 2006

Tor vi difende


Sappiamo bene che navigando su internet lasciamo tracce dovunque e chi vuole può controllare i nostri interessi, i nostri acquisti, le nostre curiosità ecc.
Sappiamo di essere persone per bene e di non fare nulla di male, ma un po' disturba che chi vuole possa controllare i voli aerei che prenotiamo, le letture e le ricerche che facciamo, gli acquisti ecc.
Finalmente la nostra privacy sarà protetta meglio da TORPACK (http://torpark.nfshost.com./).
Torpack può stare su una chiavetta usb e potete portarlo con voi quando e dove volete. Si tratta di un motore di ricerca anonimizzante. Si collega ad una rete di computer che cambia ip a rotazione. Ho letto in un bell'articolo su diario (www.diario.it) di Alessandro Robecchi, che Torpack deriva da TOR (The Onion Router). Onion, cipolla, perchè i numeri ip cambiano e si sovrappongono come gli strati di una cipolla.
Gli inventori, che sono ovviamente nordici, hanno disegnato una cipolla e l'hanno colorata come un mappamondo, dimostrando che sono ottimi informatici e pessimi grafici. Insomma badano più alla sostanza che alla forma.

martedì, settembre 26, 2006

Dell'arte del fare lobby


Non ho mai fumato, neanche quando si è in quella età di mezzo in cui si fanno tante stupidaggini per "appartenere alla tribù". Arrivo quasi a dire che il mio carattere si è formato in antagonismo con il fumo. Seppure amo tanto il jazz, e comunque la musica dal vivo, ho smesso di andare all'Osteria dell'Orsa, vecchio tempietto del jazz a Bologna, perchè in quella cantina odorosa di muffa e piena di fumo mi venivano le lacrime agli occhi, e non sempre era per la commozione provocata dalla musica.
Insomma, io ringrazio il parlamento che ha deliberato e il Ministro Sirchia che ha imposto la legge. Sono tornata nei locali e mi godo la cena senza dover fumare assieme ai miei vicini di tavolo. Sommamente mi godo il treno senza l'incubo della carrozza fumatori, dove i fumatori non prenotavano ma andavano a fumare, per impestare altri poveretti che non avevano trovato posto nelle carrozze normali.
Insomma, se faccio pubblicità al film non è per mia convenienza personale, ma perchè è una sceneggiatura stupenda, ricca, ironica. Cosa rara ai nostri tempi.
La trama è presto detta:
Nick Naylor e i suoi amici Polly Bailey e Bobby Jay Bliss, sono i componenti della squadra MDM ('Mercanti di Morte'), poiché tutti e tre lavorano come portavoce o addetti alle pubbliche relazioni per le industrie che realizzano prodotti dannosi come le sigarette, l'alcool e le armi. Nick, infatti, lavora come portavoce per la Big Tobacco ed ha il compito di difendere i diritti dei fumatori e delle aziende che producono le sigarette. Per combattere la battaglia contro i fanatici della salute rappresentati dal senatore Finistirre - che vorrebbe cambiare le marche delle sigarette con i nomi dei veleni - Nick ingaggia un agente di Hollywood per pubblicizzare le sigarette nei film e partecipa a una serie di talk show. Grazie ai suoi successi lavorativi, riceve una ghiotta offerta dal magnate della Big Tobacco per ideare nuove strategie di marketing, ma se la carriera va a gonfie vele, altrettanto non si può dire della sua vita privata: ha divorziato dalla moglie Jill e per suo figlio Joey è un padre completamente assente.
Andate a vedere il trailer sul sito della FOX
http://www2.foxsearchlight.com/thankyouforsmoking/

Non è la trama che ne fa un film speciale, sono i dialoghi, le battute, la presa in giro. Se poi si fa un lavoro di "comunicazione" bisogna studiarlo con attenzione.
"Tutti lo facciamo per pagare il mutuo. Il mondo sarebbe migliore se fossimo tutti in affitto!"
Nick è un mito, sorride e ribatte a tutte le accuse, perchè finchè si può discutere si può vincere.

mercoledì, settembre 13, 2006

Tabella di marcia per la parità fra le donne e gli uomini (2006-2010)



La presente tabella di marcia ha lo scopo di far progredire il programma sulla parità fra le donne e gli uomini. Fa seguito alla strategia quadro per la parità fra le donne e gli uomini, per il periodo 2001-2005, e presenta il bilancio potenziando le attività esistenti e dando impulso ad altre iniziative. La tabella di marcia individua sei settori prioritari e per ciascuno di essi alcuni obiettivi e azioni chiave per facilitarne la realizzazione. Essa sarà seguita da una relazione intermedia nel 2008 e da una valutazione accompagnata da una proposta di sviluppo nel 2010.
ATTO
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Una tabella di marcia per la parità fra le donne e gli uomini 2006-2010 [COM(2006) 92 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].
SINTESI
La tabella di marcia definisce alcuni settori esistenti e propone settori di intervento interamente nuovi. Complessivamente vengono considerati sei settori prioritari: indipendenza economica uguale per le donne e gli uomini, conciliazione della vita privata e professionale, rappresentanza uguale nell'assunzione di decisioni, eliminazione di ogni forma di violenza basata sul genere, eliminazione degli stereotipi legati al genere e promozione della parità fra le donne e gli uomini nelle politiche esterne e di sviluppo. Infine, un'indipendenza economica uguale per le donne e gli uomini.
Un'indipendenza economica uguale per le donne e gli uomini
Nonostante i progressi significativi compiuti tramite la normativa sulla parità di trattamento e grazie al dialogo sociale, l'Europa si trova tuttora a far fronte ad alcune sfide considerevoli. La Commissione, a tale proposito, stabilisce alcuni obiettivi in relazione a sei punti chiave.
Alcuni obiettivi di Lisbona riguardano bensì l'aspetto legato al genere, tuttavia gli sforzi per realizzarli devono aumentare, in particolare per quanto riguarda il tasso di occupazione e di disoccupazione delle donne.
Nonostante la normativa comunitaria esistente, si rileva tuttora uno scarto di retribuzione del 15% fra le donne e gli uomini, risultante da ineguaglianze strutturali come, ad esempio, la segregazione in settori di lavoro.
Le donne costituiscono in media il 30% degli imprenditori nell'Unione europea (UE). Esse si trovano spesso a far fronte a maggiori difficoltà nell'accesso ai finanziamenti e alla formazione.
Il rischio di povertà è maggiore per le donne rispetto agli uomini in quanto esse rischiano interruzioni di carriera con la conseguenza di accumulare meno diritti. I sistemi di protezione sociale dovrebbero consentire alle donne di accumulare adeguati diritti individuali pensionistici.
Le donne e gli uomini sono esposti in maniera diversa ai rischi di natura sanitaria. La ricerca medica e molte norme in materia di sicurezza e sanità fanno infatti riferimento agli uomini, ovvero riguardano settori professionali a prevalenza maschile.
Combattere la discriminazione multipla nei confronti delle donne immigrate e delle minoranze etniche.
La conciliazione della vita privata e professionale
Le condizioni di lavoro elastiche presentano molti vantaggi. Peraltro, il fatto che per lo più siano le donne a utilizzare tali disposizioni determina un impatto negativo sulla loro posizione sul luogo di lavoro e sulla loro indipendenza economica.
Il declino demografico in corso non consente all'UE alcuno spreco di capitale umano. Così, migliori strutture per la sorveglianza dei bambini possono consentire di realizzare un nuovo equilibrio fra il lavoro e la vita privata.
Pochi uomini prendono un congedo parentale o lavorano a tempo parziale. Dovrebbero pertanto essere adottate misure volte ad esortarli ad assumere maggiori responsabilità familiari.
Una rappresentanza uguale nell'assunzione delle decisioni
La minore rappresentanza persistente delle donne nella società civile, nella vita politica e nell'alta amministrazione pubblica, rappresenta un "deficit" democratico.
Una partecipazione equilibrata può contribuire ad una cultura del lavoro più produttiva ed innovatrice. È essenziale a tal fine la trasparenza nei processi di promozione.
Raggiungere l'obiettivo stabilito dagli Stati membri, 25 % di donne nei posti di responsabilità nella ricerca pubblica, può migliorare l'innovazione, la qualità e la competitività della ricerca.
L'eliminazione di ogni forma di violenza basata sul genere
Pratiche quali la mutilazione genitale femminile o i matrimoni precoci e forzati costituiscono violazioni del diritto fondamentale alla vita, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità e all'integrità fisica ed emotiva.
Per combattere la "tratta" delle donne, la Commissione suggerisce di criminalizzare tale traffico tramite una normativa adeguata, scoraggiando nel contempo la domanda di esseri umani per sfruttamento sessuale. La nuova direttiva sui permessi di soggiorno per le vittime della "tratta" rappresenterà uno strumento utile per il loro reinserimento nel mercato del lavoro.
L'eliminazione degli stereotipi legati al genere
Nell'insegnamento e nella cultura i giovani dovrebbero essere incoraggiati ad orientarsi verso studi non tradizionali, anche per evitare che le donne finiscano nelle professioni meno valorizzate e meno retribuite.
Sul mercato del lavoro le donne continuano a dover far fronte ad una segregazione al tempo stesso orizzontale e verticale. Esse restano impiegate in settori meno valorizzati e occupano generalmente livelli inferiori nella gerarchia.
La promozione della parità nelle politiche esterne e di sviluppo
Per la promozione della parità nelle politiche esterne e di sviluppo, è necessario distinguere i paesi aderenti, candidati e candidati potenziali, dagli altri paesi partecipanti eventualmente alla politica europea di buon vicinato.
I primi sono tenuti a trasporre nel loro diritto interno l'acquis comunitario. Per quanto riguarda i secondi, invece, l'UE promuove principi internazionalmente riconosciuti, come la dichiarazione del millennio per lo sviluppo e la piattaforma di azione di Pechino (BPfA) ( DE ), ( EN ), ( FR ). Inoltre, essa ha ribadito nel « Consenso europeo sullo sviluppo » che la parità fra donne e uomini è uno dei cinque principi chiave della politica di sviluppo. La nuova strategia dell'UE per l'Africa comprende parimenti tale aspetto.
AZIONI CHIAVE
Rivedere la normativa
La Commissione esaminerà la normativa comunitaria esistente sulla parità fra i sessi, non oggetto dell'azione di rifondazione legislativa del 2005 , al fine di modernizzarla.
La Commissione si adopererà, giovandosi del sostegno del gruppo interservizi della Commissione sull'integrazione dell'aspetto riguardante il genere, al fine di integrare per quanto possibile l'aspetto della parità dei sessi in tutte le politiche, ad esempio nelle linee di orientamento integrate per la crescita e l'occupazione , e nel nuovo metodo aperto di coordinamento razionalizzato () riguardante le pensioni, l'inserimento sociale, la salute e le cure di lunga durata.
Sensibilizzazione
L'eliminazione degli stereotipi legati al genere passa essenzialmente attraverso la sensibilizzazione. La Commissione prevede, fra l'altro, di potenziare il dialogo con i cittadini dell'UE attraverso il piano D come Democrazia, Dialogo e Dibattito ( EN ), ( FR ) nonché attraverso il portale " L'Europa è vostra ".
Migliori statistiche e più ricerca
La necessità di migliori statistiche si è manifestata nella maggior parte dei settori. Nuovi indicatori e un nuovo indice composito riguardante la parità fra i sessi dovrebbero consentire di comparare più agevolmente i dati a livello dell'UE. La suddivisione delle statistiche in base al sesso è del pari importante.
Più ricerca viene richiesta per quanto riguarda l'aspetto legato al genere nel settore della salute e per le professioni del settore sociale e sanitario. Verrà inoltre sviluppata la base di dati europei sulle donne e sugli uomini nell'assunzione delle decisioni. Il 7° programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico può servire come strumento per il finanziamento di ricerche ad hoc.
A livello internazionale, la piattaforma di Pechino, appoggiata dalla Commissione, prevede migliori strutture per la raccolta dei dati riguardanti gli aspetti legati al genere nei paesi in via di sviluppo.
Altre misure
La Commissione terrà conto dell'aspetto legato al genere in varie comunicazioni future, in particolare sulla demografia, sull'attuazione di un sistema di statistiche comparabili sulla criminalità, sulle vittime e sulla giustizia sociale, nonché su "Una visione europea nella parità fra le donne e gli uomini nella cooperazione allo sviluppo".
Essa elaborerà una guida europea delle migliori prassi seguite, con riferimento alle differenze numeriche fra i sessi e, nel 2006, alcune linee di orientamento sull'integrazione degli aspetti legati al genere nelle attività di formazione per la gestione delle crisi internazionali, nonché manuali che prevedano l'integrazione del "genere" da parte degli operatori che intervengono nelle linee di orientamento integrate per la crescita e l'occupazione e nel nuovo metodo aperto di coordinamento razionalizzato riguardante le pensioni, l'inserimento sociale, la salute e le cure di lunga durata. La Commissione presenterà nel 2007 una comunicazione sulla differenza di retribuzioni fra gli uomini e le donne.
Diversi avvenimenti costituiranno l'occasione per far progredire la causa della parità fra i sessi: l'Anno europeo per le pari opportunità per tutti nel 2007, l'Anno europeo della lotta contro l'emarginazione e la povertà nel 2010 e una conferenza ministeriale Euromed sulla parità fra le donne e gli uomini nel 2006.
La Commissione creerà una rete comunitaria di donne occupanti posti di responsabilità nell'economia e nella politica, nonché una rete di organismi che si interessano della parità fra le donne e gli uomini. Essa opererà in stretto contatto con le ONG e con le parti sociali.
Il finanziamento
Un nuovo Istituto europeo per la parità fra le donne e gli uomini, dotato di fondi pari a 50 milioni di euro, svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo della maggior parte delle azioni suindicate.
Il finanziamento delle azioni chiave verrà da una moltitudine di fonti, ivi compreso il futuro programma PROGRESS, dato che l'aspetto della parità fra donne e uomini è comune a varie politiche.
Per tale motivo, la Commissione esaminerà le possibilità di sviluppare la presa in considerazione e la valutazione dell'impatto dell'aspetto relativo al "genere", nel processo di definizione del bilancio a livello dell'UE.
I Fondi strutturali, quali il FEP e il FEADER (2007-2013), costituiscono una fonte importante di finanziamento. I Fondi strutturali consentiranno del pari di perseguire gli obiettivi di Barcellona riguardanti le strutture di sorveglianza dei bambini e lo sviluppo di altre strutture sanitarie.
Infine, il FSE svolge un ruolo importante per l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro, nonché per quanto riguarda l'integrazione delle donne dei paesi terzi nell'Unione europea e l'eliminazione degli stereotipi.
ATTI COLLEGATI
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 marzo 2005, che istituisce un Istituto europeo per la parità fra le donne e gli uomini. [COM(2005) 81 def.]
Comunicazione della Commissione, del 7 giugno 2000, "Verso una strategia quadro comunitaria in materia di parità fra le donne e gli uomini (2001-2005)" [COM(2000) 335 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].
Ultima modifica: 8.4.2006

lunedì, settembre 11, 2006

Visibilità, questa sconosciuta


Maggiore visibilità per il nostro lavoro: le regole sono semplici. Accettare il credito che le altre persone ci fanno per il nostro lavoro, accettarlo e non sminuirlo. Imparare a parlare di più di noi e di quello che facciamo. Fare in modo che siano gli altri a parlare bene di noi e infine, il più importante, fare rete! Lo diciamo sempre e lo pratichiamo, ma gli altri a volte se ne dimenticano.

Ci viene qualche altra idea?

How To Gain Visibility At Work

(By Laura Browne)
One of the biggest mistakes I see women make is to quietly work hard while other people get recognized for their accomplishments. You may think that your work speaks for itself, but successful people know that visibility is absolutely necessary in the corporate world.
If no one except your immediate boss knows what you are doing, you may get overlooked for promotions or important assignments. Imagine that the executives in your area are having a meeting and are trying to decide who will work on an exciting new project. Would anyone in the meeting bring up your name? Do any of the key people know who you are and what you've accomplished? If the answer is no, you need to work on gaining more visibility.
Even if your boss is in the meeting and suggests that you would be great for the project, it's usually not enough. The rest of the group needs to agree. So if your boss recommends you, how would the group respond? If people know you and your reputation, they might agree. But what if you've been working so hard that you've had no time to promote yourself and your accomplishments? When your name is suggested, do the executives ask, "Who?"
Here are 4 quick tips for getting more visibility in your organization.
Accept credit for what you do. When someone thanks you for a good job, what do you say? Do you typically respond, "It was nothing." If so, it's time to start taking credit for your accomplishments. A much better response, is "Thank you. I put a lot of work into

lunedì, settembre 04, 2006

Tacabanda!



Si ricomincia! Telefono, fax, posta elettronica, bollette, treni, orari, calendari, preventivi, consuntivi.

Chachacha della consulente, chachacha della indipendente...

E su, e giù, e avanti e indietro, e sopra e sotto.

Ci si mantiene giovani con i colpi di scena, "le discese ardite e le risalite".

Insomma, siamo di nuovo di scena.

Il 2007 sarà l'anno europeo delle pari opportunità per tutti. Dovremmo anche noi decidere in settembre un obiettivo cui dedicare i nostri sforzi nell'anno successivo. Io propongo e metto ai voti l'anno Euroteam Progetti per le migliori opportunità. Migliori, non pari! Voglio di più, diceva Jovanotti, e anche io "voglio di più".

Buon inizio!

venerdì, settembre 01, 2006

Back to work! per chi ce l'ha!

Abbiamo meno soldi, quindi facciamo vacanze più brevi in luoghi più vicini.
Comunque, tornare al lavoro dopo una pausa può generare un certo shock. Allora di seguito riporto i consigli dell'OMS.
MENO ITALIANI COLPITI DA SINDROME DA RIENTRO
(da Farmacia.it - 28 agosto 2006)
"Cala notevolmente il numero di italiani che al ritorno dalle vacanze si ammala di “sindrome da rientro”, ovverosia di quell’insieme di sintomi di origine ansioso-depressiva che talvolta fa la sua comparsa al rientro dalle ferie.
Ad affermarlo il direttore del Centro collaboratore dell' Organizzazione mondiale della Sanità per la Medicina del turismo Walter Pasini.''Dai primi dati sembra che gli italiani che soffrono della sindrome da rientro siano in calo, probabilmente per il fatto che si e' accorciata la durata delle ferie e che si scelgono con meno frequenza destinazioni esotiche o che queste stanno diventando familiari ai turisti nostrani''.
La "sindrome da rientro" si manifesta con stanchezza, sudorazione, irascibilità, inadeguatezza anche nei confronti delle cose più semplici, disturbi del sonno e paura del futuro.
I sintomi durano di solito solo pochi giorni, ma può prolungarsi per oltre un mese. La frustrazione e la delusione conseguenti ad un viaggio insoddisfacente, le lunghe code e lo stress e la fatica conseguente possono accentuare i sintomi.
Come affrontarla? “E’ necessario darsi tempo per recuperare la forma e l'efficienza psico-fisica e non sovraccaricarsi di lavoro nei primi giorni dopo il rientro; bisogna concedersi le necessarie ore di riposo notturno e concentrarsi su pensieri positivi circa le opportunità che i prossimi mesi ci offriranno'', conclude Pansini. La Sindrome da rientro dura solitamente qualche giorno ma può perdurare per oltre un mese a seconda della durata del periodo del viaggio. Solitamente più è lunga la vacanza, più è diversa rispetto alle normali attività, maggiore è lo sforzo per recuperare l’efficienza lavorativa, la forma psico-fisica che ci consentiva di avere successo nella professione svolta. La vacanza, come tempo connesso al risposo ed allo svago, provoca un allontanamento dagli schemi mentali abituali che ci consentivano di organizzare la giornata lavorativa e di risolvere i problemi della vita quotidiana. Ne consegue che si può verificare un quadro di Wash Out che può essere fortemente ansiogeno. Si dimenticano progetti, appuntamenti, numeri telefonici, schemi mentali, in breve si teme di perdere ciò che si aveva, con conseguenze sul piano economico, professionale, affettivo. Si teme di non essere più ciò che si era prima delle vacanze. Era stato il nostro cervello che per consentirci il riposo aveva cancellato il superfluo e talora anche più.
Per gestire correttamente la sindrome da rientro occorre:
1. sapere che ì sintomi ansiosi che proviamo sono probabilmente sindrome da rientro ed accettarli, senza assecondarli alimentandoli con pensieri negativi,
2. darsi tempo per recuperare la forma e l’efficienza psico-fisica e non sovraccaricarsi di lavoro nei primi giorni di lavoro.
3. concedersi le necessarie ore di riposo notturno,
4. concentrarsi su pensieri positivi circa le opportunità che i prossimi mesi ci offriranno.