martedì, aprile 26, 2011

venerdì, aprile 22, 2011

Scrivere il business plan è una perdita di tempo?

Dal mio gruppo linked in consulting chicks, ho recuperato una scambio molto interessante sull'utilità del piano di impresa. Carol Grove, consulente di My Efficiency Coach, sul suo blog ha commentato un articolo di John Warrillow su http://www.inc.com/. L'articolo di Warrillow considera "inutile" fare un bp soprattutto in una start up, perchè l'intero progetto si basa su una stratificazione di "supposizioni" che solo il mercato potrà permettere di verificare. Suggerisce quindi, di fare piccoli test di mercato piuttosto che perdere tanto tempo a riempire diagrammi di flusso, tanto le banche finanziano solo start up che siano sufficientemente coperti dalle garanzie personali del richiedente.
Anche noi spesso ci domandiamo se il bp sia in effetti l'unico strumento utile per "raccontare il progetto" di impresa. Già a Oslo, nel lontano 2006, al convegno europeo sullo spirito imprenditoriale, una imprenditrice indiana diceva che per lei il business plan era solo carta, che prima di avviare una attività si sarebbe piuttosto rivolta al resto della comunità di imprenditori indiani, per avere informazioni e consigli. Noi spesso siamo di fronte a beneficiari che sono in difficoltà se si chiede loro di "scrivere" la loro idea, ma soprattutto di "verificare" il più possibile le opportunità dell'idea.
Nella sua risposta Grove sottolinea l'importanza comunque del bp, perchè è vero che sono tutte supposizioni, ma soprattutto per chi ha pochi soldi da investire, non è possibile "sbagliare" il bersaglio anche di poco. Secondo lei un piano di impresa ben fatto si basa su delle supposizioni, ma "giustificate". Si possono fare indagini di mercato a basso costo senza per forza investire nella  "produzione". Infine, lo scopo del bp di una start up non è quello di impostare solo le strategie di vendita, ma soprattutto di immaginare il percorso dall'idea al progetto, l'organizzazione del lavoro e la soglia oltre la quale ci si espande o si chiude. Insomma, assolutamente a favore del bp.
E noi? Che considerazioni possiamo fare? Io penso che il bp sia più utile come processo che come documento finale, visto che il documento non è mail finale, ma un work in progress.

martedì, aprile 12, 2011

Il potere delle parole