sabato, luglio 01, 2006

A proposito di casalinghitudine


Finalmente l'umidità è sparita. Fa ancora molto, molto caldo, ma si respira meglio e di sera scende a 24 gradi.
Così è possibile finalmente fare i lavori di casa senza morire nello sforzo.
Negli ultimi giorni ha soffiato fortissimo un vento carico di sabbia rossa del deserto africano, che ha coperto mobili e superfici.
Che soddisfazione estrarre l'aspirapolvere come un destriero, combattere e sconfiggere la polvere accumulata sui libri, sul divano, ecc.
Che sensazione di controllo, quando sfinita, sotto la doccia, ti rinfreschi e rifiorisci sapendo che il pavimento è pulito, le lenzuola e gli asciugamani cambiati e profumati, il frigo privo di residui in decomposizione, ecc. ecc.
Il lavoro fisico non è piacevole, ma in certi momenti aiuta a riflettere, a concentrarsi sulle idee che rapidissime ci attraversano la mente.
Mentre passi lo straccio da polvere, o ti concentri sullo specchio, zac, infili una illuminazione e corri a segnartela a futura memoria.
E poi mettere ordine aiuta a ritrovare tracce del passato che avevamo dimenticato. La tessera del codice fiscale, quel top lilla con il ricamo che pensavo di avere perso, vecchie foto. Persino materiali didattici dimenticati, articoli e documenti che avevo conservato per utilizzarli in un corso, in un seminario.
Ho buttato le penne che non scrivono più, ho fatto uno scatolone di carta da riciclo.
Mi sento più leggera, pronta a nuove sfide.
Bastassero le pulizie!

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